Alpiraid |
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Scritto da Stefano | |||||
Martedì 05 Gennaio 2010 18:07 | |||||
Che cos'è l'Alpiraid
L'Alpiraid non è l'unico scopo dell'associazione ma è senz'altro il suo volano-motore. Si tratta di una gran fondo motociclistica non competitiva riservata a moto di serie; ha una durata di 17/18 giorni ed è suddiviso in 14/15 tappe giornaliere inframmezzate da 3 giornate di sosta. L'itinerario, diverso ad ogni edizione, si snoda lungo tutto l'arco alpino ed è sempre caratterizzato dal concatenamento di almeno 100 passi alpini carrozzabili distribuiti in più Paesi europei. L'itinerario può presentare delle varianti su strade bianche per chi partecipa con moto da entrofuoristrada. L'Alpiraid è un raid e non un giro turistico; i suoi ritmi non permettono di soffermarsi per approfondire la conoscenza dei luoghi attraversati, non è questo il suo intento. Vuole essere invece il coronamento di un'attività motoescursionistica alpina che il partecipante ha già alle spalle, permettendogli di realizzare un'esperienza che abbraccia in una volta sola l'intero arco alpino. Il partecipante, giornalmente, può seguire in toto o parzialmente, a propria discrezione e con i propri ritmi di viaggio, l'itinerario di massima che concatena i vari passi alpini e che conduce da un "campo serale di fine tappa" a un altro. La praticabilità stradale dell'itinerario viene verificata dagli organizzatori, per tutto il suo sviluppo, l'anno precedente lo svolgimento del raid. Inoltre una/due coppie di motociclisti detti "staffette" (a seconda che l'itinerario si dipani tutto su asfalto o comprenda varianti su strade bianche) percorrono nuovamente l'itinerario durante lo svolgimento del raid viaggiando con un giorno di anticipo sulla "carovana" per verificare nuovamente l'apertura delle strade che si transitano, segnalando ogni sera eventuali problemi riguardanti la tappa del giorno seguente. La sera si fa base (campo di fine tappa) solitamente presso un rifugio alpino servito da rotabile o un campeggio ma può capitare di attendarsi in campeggio libero in luoghi particolarmente suggestivi, quindi si fa affidamento su un buon grado di adattabilità e autosufficienza (tenda/ viveri) del partecipante. Dato il periodo di alta stagione (il raid si svolge sempre nel mese di agosto), gli organizzatori concordano preventivamente con i gestori di rifugi e campeggi la possibilità di attendarsi e, nel caso di attendamento presso rifugio o azienda agrituristica, di usufruire di un pasto caldo serale. Il partecipante può anche scegliere di cercarsi di volta in volta una diversa sistemazione presso ristoranti e alberghi nei quasi sempre vicini centri abitati. Ovviamente, tanto più il partecipante seguirà l'itinerario del road-book e usufruirà dei campi serali di fine tappa predisposti dall'organizzazione, tanto più sarà presente ai compagni, coltiverà la loro amicizia e si avvarrà del loro aiuto in caso di bisogno. Dato il notevole impegno organizzativo che richiede, profuso dai soci nel tempo libero e a titolo gratuito, la manifestazione non ha una cadenza fissa ma avrà luogo "una tantum", in base alla riuscita organizzativa dei volontari che vi si dedicheranno. Le origini: il Motoclub Giuseppe Lunardi
l'Alpiraid ha avuto un ideatore ma si può dire che fin dai suoi primi passi sia stato supportato dal Motoclub Giuseppe Lunardi di Parma, prima, nell'edizione "sperimentale" del '91, con la partecipazione alla stessa del Presidente del "Lunardi" Luciano Belli, poi, nelle successive tre edizioni, con la responsabilità organizzativa della manifestazione. Anche se va detto che, oltre alle maestranze del motoclub, fin dalla seconda edizione, numerosi "veci" della prima hanno dato un valido aiuto allo svolgimento del raid, e così all'organizzazione della terza edizione hanno collaborato diversi partecipanti sia della prima che della seconda edizione. Per organizzare una manifestazione come l'Alpiraid, date le sue caratteristiche, non occorrono grandi cifre nè numerosa maestranza,ma un grosso impegno per un manipolo di una decina di veri appassionati. La passione, alla prova dei fatti, si fonda innanzi tutto sul rapporto privilegiato che lega questi appassionati sia alla moto che alla montagna e poi sull'affezione derivante dalla loro passata partecipazione a una o più edizioni dell'Alpiraid. Oggi queste motivazioni trovano compiuta vocazione nell'associazione "Quelli dell'Alpiraid". D'altro canto dall'ultimo Alpiraid alla fondazione dell'associazione sono trascorsi 5 anni nei quali diverse cose sono cambiate. Con la recente prematura scomparsa dell'ex presidente (vera anima) del "Lunardi" Luciano Belli si è chiuso un ciclo della vita del club. Così oggi il "Lunardi" non è più direttamente coinvolto nell'organizzazione dell'Alpiraid anche se la manifestazione costituisce un pezzo della sua storia. "Quelli dell'Alpiraid", oltre a dovergli, per certi versi, l'esistenza stessa del raid, hanno potuto conoscere ed apprezzare per anni il suo ambiente, vero porto di mare per i motociclisti, quando non formarsi alla sua scuola. Breve sunto storico della manifestazione:
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Ultimo aggiornamento Lunedì 17 Febbraio 2014 14:55 |